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La frisa (frisedda, frisella o spaccatella nelle varie varianti pugliesi) è uno dei piatti tipici più buoni del forno salentino, nasce dall’essiccazione e tostatura del pane di grano duro o di orzo in doppia cottura.
La frisa pugliese o frisella si presenta dal punto di vista estetico come una piccola ciambella biscottata, prodotta con grano duro ma anche d’orzo o combinati tra di loro, è ottenuta grazie ad una doppia cottura eseguita in forno a legna.
Dopo la prima cottura, la forma della frisella è tagliata a metà, trasversalmente, con l’ausilio di un filo e successivamente i due fondi della forma sono nuovamente cotti in forno, per eliminare completamente l’umidità residua della pasta e poterla poi gustare.
Nonostante si possa pensare che la frisella sia un tipo di pane, in realtà non è proprio così; Questo alimento infatti deve esser cotto ben due volte a differenza del pane.
La frisa è un pasto che appartiene alla tradizione contadina, il condimento tipico è rappresentato dal pomodoro fresco e dall’olio extravergine d’oliva. Per il resto si può lasciare alla fantasia di ognuno.
Ai giorni nostri la frisella è diventata un pasto prelibato a tutti gli effetti, perfetto da gustare durante l’estate con i prodotti autoctoni della Puglia ed in qualsiasi occasione.
Preparazione frise condite
Per iniziare la preparazione la frisa ha bisogno di essere imbevuta in acqua. In base a come la si vuole gustare, più croccante o morbida, la si deve lasciare in acqua, per circa 30 sec o 1 minuto.
Ritiratele e in ordine stendete olio, sale, pomodorini tagliati e/o spalmati sopra in modo da far uscire i semini e per ultimo l’origano. Nella tradizione non è da trascurare l'aglio fresco da aggiungere al fondo della frisa.
Possono essere accompagnate da olive, qualche pezzo di cacioricotta fresco, pomodori freschi e altro. In due minuti otterrete un piatto povero ma eccezionale.